Sotto il fascismo l’Italia ha vissuto uno dei momenti più bui della sua storia LGBT+ quando centinaia di persone in tutta Italia (quasi esclusivamente uomini) vennero arrestate, schedate dal ministero dell’Interno, e mandate al confine perché omosessuali.
‘Le stazioni della Via Dolorosa degli Arrusi’ è la storia degli ‘arrusi’. I quarantacinque uomini omosessuali catanesi arrestati e deportati nell’isola di San Domino delle Tremiti.
Carta di permanenza per i Confinati di Polizia
Ad ogni detenuto è stata consegnata una “carta di permanenza” da portare sempre con sé. Un quaderno rosso in cui sono stati annotati i dati anagrafici e le regole da seguire durante la permanenza nella colonia di reclusione.
“Ogni mattina, quando i cameroni vengono aperti, i prigionieri sono tenuti a presentarsi vestiti e pronti… per rispondere all’appello nominale; c’è poi un secondo appello qualche ora dopo, a cui si aggiunge negli otto mesi più caldi un terzo appello pomeridiano. In ogni momento devono avere con sé un documento d’identificazione detto carta di permanenza.”
“— La città e l’isola: Omosessuali al confino nell’Italia fascista di Gianfranco Goretti, Tommaso Giartosio
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